Palermo Says è un archivio fotografico raccolto fra il 2008 e il 2015 tra le strade di Palermo. Il progetto di Adalberto Abbate viene pubblicate dalla casa editrice Drago di Bagheria, che lo presenta Sabato 17 Ottobre, alle 18.30, presso la Galleria Drago Arte Contemporanea di Bagheria.Il volume raccoglie delle immagini che esprimono le dinamiche del mondo contemporaneo, con una particolare attenzione alla capacità di opposizione e di contrasto dei singoli individui.
"Cu nesci arrinesci" Si sa, è un vecchio proverbio che sintetizza il fatto che i siciliani che partono, che lasciano la Sicilia per stabilirsi altrove riescono a realizzarsi lasciando quest'isola piena di problemi e compromessi da accettare. Anch'io ho seguito questo proverbio, forte della mia competenza data dalla laurea in lingue moderne avendo di contro soltanto una scarsa predisposizione al lavoro manuale, sintomo dei tempi e del lavoro teorico. Così cominciai a girovagare per l'Europa con i progetti di mobilità e le opportunità date da borse di studio e vari programmi di mobilità studentesca.
Sabato 10 e Domenica 11 Ottobre l'associazione Natura e Cultura organizza insieme a Lipu Bagheria e alla Associazione Ricercatori Minerali Sicilia due giorni di itinerari alla scoperta del suggestivo parco di Monte Catalfano, un'occasione unica per visitare le grotte e gli zubbi insieme a speleologi esperti che ci assisteranno durante la visita. Per entrambe le escursioni sarà attivato un servizio navetta dallo svincolo autostradale di Bagheria. Alla fine di ogni escursione ci sarà un momento di ristoro enogastronomico con prodotti tipici del territorio di Bagheria. é necessaria la prenotazione.
Da ragazzo finita la scuola, andavo a lavorare nei magazzini di esportazione e commercializzazione di limoni.
La mia qualifica di manuale agrumario, con il compito di svuotare le casse di limoni che arrivavano dalla campagna nel nastro a rullo che portava i limoni nel calibratore che a sua volta a mezzo di rulli li divideva per grandezza, altre volte facevo il "pruituri" cioè porgevo i frutti avvolti in carta velina agli impaccatori (mastri) che li sistemavano con assoluta regolarità in strati all'interno di cassette per la spedizione.