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Durante la seconda settimana di Aprile una delegazione di Sistema Bagheria ha partecipato ad un interessantissimo training course Erasmus+ organizzato dall'associazione inglese ACDR (African Centre for Development and Research). Siamo stati a Brighton, città nel sud dell'Inghilterra, dove abbiamo incontrato i rappresentati di tante associazioni di tutta europa, è stata una bellissima esperienza che ci ha permesso, tramite l'apprendimento non formale,  di imparare nuove cose sullo sviluppo delle associazioni di volontari, la progettazione di iniziative Erasmus+ e la gestione economica di progetti secondo le linee guida Erasmus.

Prima di chiederci se la partecipazione sia una possibile risorsa per un possibile cambiamento, dovremmo prima definire cosa intendiamo per partecipazione. Per partecipazione s'intendono quelle interazioni sociali in cui sono coinvolti i cittadini, che sono rivolte in qualche modo alla risoluzione di una situazione collettiva percepita come problematica o all'assunzione di una decisione di interesse pubblico (Patrizia Nanz e Miriam Fritsche).
Oggi sempre più si parla di partecipazione e democrazia partecipata, perché iniziano a diventare evidenti i limiti della democrazia rappresentativa, che ha creato una separazione tra società civile e società politica (Di Giorgi Piero), permettendo all'élite politica di seguire solamente i propri interessi, a danno degli interessi dei cittadini.

Da ragazzo finita la scuola, andavo a lavorare nei magazzini di esportazione e commercializzazione di limoni.
La mia qualifica di manuale agrumario, con il compito di svuotare le casse di limoni che arrivavano dalla campagna nel nastro a rullo che portava i limoni nel calibratore che a sua volta a mezzo di rulli li divideva per grandezza, altre volte facevo il "pruituri" cioè porgevo i frutti avvolti in carta velina agli impaccatori (mastri) che li sistemavano con assoluta regolarità in strati all'interno di cassette per la spedizione.

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