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Emilio Murdolo è famoso perché dipingeva carretti siciliani,e fu maestro di Renato Guttuso.Nella sua bottega ha realizzato numerosi carretti che lo resero famoso in tutta Europa

Biografia Emilio Murdolo

Nasce in Calabria nei primi anni del ‘900, si trasferisce in Sicilia, a Bagheria,dove resta fino al 1965,anno della sua morte. Oltre alla passione per l’arte, aveva la passione per la musica infatti suonava nella banda musicale del paese

Opere Emilio Murdolo

Emilio Murdolo dipinge carretti siciliani oggi sparsi per tutta
Bagheria e in vari musei di Castelbuono

 Nato a bagheria nel 1918 Nino Garajo abita in una bella casa al centro del corso Umberto, ai “pilastri”. Trascorre dei lunghi periodi a Villarosa,Nino Garajo frequenta il ginnasio, Si frequenta con Renato Guttuso, più grande di lui di cinque anni che sarà anche il suo padrino di cresima.

Nino Garajo e Bagheria

Nino Garajo frequenta il ginnasio e successivamente si iscrive all’università di letteratura e filosofia di Palermo con il pittore Renato Guttuso, Nino e Renato escono spesso a dipingere in campagna, Guttuso nel ‘33 dipinge il “giovane lupo di mare”, un ritratto di Nino, Bagheria è “Centro letterario”, la vita culturale nell’anteguerra è intensa, gli artisti e gli intellettuali bagheresi si esaltano alle visite dell’aeropoeta futurista F. Tommaso Marinetti. 7

Biografia Nino Garajo

Nino Garajo è stato un pittore italiano nato da una famiglia borghese, ma il padre era di lignaggio nobile d'origine spagnola. I nonni della madre a quel tempo vivevano nel Palazzo villarosa, la sorella del padre nella villa palagonia.

Opere Nino Garajo

L'opera "Paesaggio invernale" risente di tratti caratteristici che si differenziano dalla produzione tipica del pittore che, in molti casi, si accosta alle scelte stilistiche di Guttuso o di Lia Pasqualino Noto. Qui, invece, il paesaggio rappresentato non è caratterizzato da pennellate corpose che stendono il colore sulla tavola rendendo i contorni spessi e talora sfumati. Solamente lo sfondo, dietro la casa, sfuma le tonalità dei monti, rendendole sempre più vicine a quelle del cielo. Tuttavia, nonostante la rappresentazione di un paesaggio realistico, ma sicuramente non siciliano, Garajo riesce a trasporci in un'atmosfera silenziosa che ci esula dal mondo reale, trasferendoci in una dimensione contemplativa.

 

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